D. Salve Dottoressa, volevo capire cosa mi stesse succedendo visto che, in questo ultimo mese, ho perso interesse per le attività quotidiane prima ritenute soddisfacenti come lavorare, fare palestra, e stare con il mio compagno. Mi capita di piangere spesso e di essere nervosa. Ho riferito questo mio disagio ad alcune amiche che mi hanno consigliato di confrontarmi con un professionista. Mi vergogno di questa mia condizione e volevo un consiglio da lei.
La ringrazio, I.
R. Salve I. la ringrazio per il coraggio trovato nello scrivere queste parole. Ritengo che, a volte, rendersi conto di avere un disagio sia già un passo importante per poter comprenderlo meglio ed uscire così da un periodo buio. Dalle poche informazioni che mi fornisce come la perdita di interesse per le attività che prima riteneva fondamentali e soddisfacenti, il pianto e il nervosismo, l’ipotesi che mi sento di formulare è che i suoi sintomi siano riconducibili ad un disturbo depressivo ma, per formulare una diagnosi completa sarebbe da valutare con precisione il tempo di comparsa dei sintomi e quando sono comparsi cioè se c’è stato o no un avvenimento scatenante. Queste informazioni mancanti sono importanti a delineare meglio il suo disagio quindi le consiglio di darmi queste informazioni per dare la possibilità a me di distinguere tra un disagio passeggero o una difficoltà che persiste da tempo.
D. Buon giorno Dottoressa, grazie per la sua disponibilità! E ’stato importante fare chiarezza dentro di me e dare un tempo e uno spazio ai miei sintomi! Due mesi fa, purtroppo, è venuta a mancare una persona a me molto cara e, pensandoci, poco dopo ho cominciato ad avere disturbi. Forse, scrivendole, è la prima volta che riesco a focalizzare tutta questa mia sofferenza immensa e incontrollabile. Come posso fare?
R. Buon giorno I. da quello che mi scrive sembra che stia attraversando una situazione di lutto dovuto alla perdita di una persona molto cara. La sofferenza per questa perdita ha invaso tutta la sua vita e, proprio perché tale, si sperimentano sintomi depressivi perché c’è dolore, rabbia, la difficoltà di vivere e di continuare a vivere senza la presenza della persona cara. Come persone umane, la sofferenza fa parte della vita e in questo momento sta caratterizzando la sua. Le consiglio di non rimanere isolata in questa sua sofferenza e di parlarne con le persone che, come lei, stanno soffrendo per la stessa perdita. Spesso le persone, pur vivendo le stesse esperienze, non riescono a parlarne ma possono essere un valido sostegno l’uno per l’altra. Se continua, poi, a trovare difficoltà e il suo disagio peggiora può avvalersi di un aiuto professionale che la possa aiutare a trovare un po’ di luce in questo momento buio.
D. Cara Dottoressa, ho seguito i suoi consigli e quello che non vedevo prima ora mi è sembrato molto chiaro. Avevo intorno a me amici e parenti che stavano soffrendo e, con coraggio, ho detto loro di non aver superato quella perdita, che ci pensavo sempre e che non riuscivo ad accettare la sua assenza. Sono contenta di non essere sola come pensavo e, pur stando ancora male, e spero tanto di farcela. Per ora sto lottando con questa mia sofferenza e se, non ce la farò, chiederò aiuto ad un professionista.
R. Cara I. sono contenta di queste sue parole. A volte pensiamo di non avere nessuno accanto a noi quando invece le persone accanto stanno male come noi. Le auguro di tutto cuore di farcela perché sta lottando con questa sua sofferenza senza isolarsi e /o scappare da essa e di trovare la serenità temporaneamente perduta. Un caro saluto, Dott.ssa Milizia
D. Un caro saluto a lei e infinitamente grazie! I.