Il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività, conosciuto come ADHD (dall’inglese Attention Deficit Hyperactivity Disorder), è una condizione neuropsicologica che si manifesta tipicamente in età evolutiva ma può persistere anche nell’età adulta. Non si tratta di una “mancanza di disciplina” o di “vivacità eccessiva”, ma di una reale difficoltà nel regolare attenzione, impulsività e livelli di attività.


Cosa significa vivere con l’ADHD

Chi vive con l’ADHD sperimenta quotidianamente ostacoli nella concentrazione, nel portare a termine i compiti, nel seguire una conversazione o rispettare i tempi e le regole. Nei bambini, può emergere con comportamenti impulsivi, difficoltà a stare seduti, disorganizzazione o dimenticanze frequenti. Negli adulti, si manifesta spesso con senso di caos mentale, procrastinazione, difficoltà relazionali o lavorative.

Questo disturbo non intacca l’intelligenza: molte persone con ADHD sono estremamente creative, intuitive e brillanti. Tuttavia, senza un adeguato supporto, il disturbo può interferire in modo importante con il rendimento scolastico, il lavoro, l’autostima e le relazioni affettive.


Diagnosi: riconoscere i segnali con uno sguardo professionale

L’ADHD viene diagnosticato attraverso una valutazione clinica da parte di psicologi, neuropsichiatri o psicoterapeuti specializzati, che analizzano la storia evolutiva del soggetto, i comportamenti attuali e il loro impatto sulla vita quotidiana. Spesso è utile integrare test neuropsicologici, questionari specifici e osservazioni comportamentali, per distinguere l’ADHD da altri disturbi con sintomi simili (come ansia, disturbi dell’umore o difficoltà dell’apprendimento).


Il ruolo della psicoterapia: non solo gestione dei sintomi

Un intervento psicologico ben strutturato può fare la differenza nella vita di chi convive con l’ADHD. La terapia cognitivo-comportamentale aiuta a migliorare l’organizzazione, l’autoregolazione emotiva, la gestione del tempo e la consapevolezza di sé. Nei bambini e negli adolescenti, il coinvolgimento dei genitori è cruciale: imparare a comprendere e sostenere il proprio figlio con strategie educative efficaci può ridurre i conflitti e rafforzare il legame familiare.

Anche negli adulti, un percorso terapeutico mirato può migliorare la qualità della vita, ridurre il senso di frustrazione e valorizzare le risorse individuali. In alcuni casi può essere utile anche il supporto farmacologico, sempre su prescrizione medica, integrato con il lavoro psicoterapeutico.


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Dott.ssa Francesca Milizia
Psicologa – Psicoterapeuta
Sessuologa – Terapeuta EMDR
Riceve a Roma, Palestrina e Valmontone
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🌐 www.francescamilizia.it

Per approfondire:

  • American Psychiatric Association, DSM-5-TR, 2023

  • Ministero della Salute – Salute mentale e ADHD

  • Polanczyk G. et al., The worldwide prevalence of ADHD, Am J Psychiatry, 2007

  • CHADD – Children and Adults with Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder (www.chadd.org)