Quando si parla di “leggerezza”, il rischio è sempre quello di confonderla con la superficialità. Ma Italo Calvino, nelle sue “Lezioni Americane“, ha ribaltato questa idea: la leggerezza, per lui, è una virtù profonda, una qualità dello sguardo, una forma di resistenza al peso del mondo.
Nel nostro tempo, dove ansia, stress e frenesia affollano le giornate, la leggerezza può diventare un antidoto potente. Ma attenzione: non si tratta di “non sentire il peso”, quanto di scegliere come portarlo.
LA LEGGEREZZA COME VALORE
Calvino scriveva:
“Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore.”
Per Calvino, la leggerezza è uno stile di pensiero: significa trasformare il peso in grazia, la complessità in essenzialità, il dolore in narrazione. È la capacità di guardare la realtà con profondità ma senza farsi schiacciare.
IL CORAGGIO DI “LASCIAR ANDARE”
In psicologia, questa attitudine si traduce in un principio terapeutico fondamentale: lasciare andare ciò che non serve, ciò che blocca, ingombra, trattiene. Ansia, ruminazione mentale, sensi di colpa: spesso ciò che ci affatica non è la realtà, ma il modo in cui la affrontiamo.
Coltivare la leggerezza significa:
- imparare a non identificarsi totalmente con il dolore;
- riscoprire la forza dell’ironia e dell’umorismo;
- saper alleggerire i pensieri con una distanza emotiva sana;
- dare spazio alla creatività, all’immaginazione, al gioco.
La leggerezza non nega il peso dell’esistenza: lo attraversa con grazia.
PERCHÉ LA LEGGEREZZA È UN ESERCIZIO (NON UNA FUGA)
Vivere con leggerezza non è una fuga dalle responsabilità. Al contrario, richiede disciplina interiore. Vuol dire scegliere consapevolmente di non appesantire le relazioni, di non amplificare i conflitti, di non aderire passivamente al dolore.
È una forma di libertà psicologica: ci permette di sentire senza soccombere, di agire senza rigidità, di vivere senza zavorre inutili.
IL RUOLO DELLA TERAPIA: IMPARARE A STARE CON CIÒ CHE È
Un percorso psicologico può insegnare come ritrovare leggerezza senza evitare la profondità. Può aiutare a distinguere ciò che ci appartiene da ciò che abbiamo ereditato, assorbito, accumulato.
E da lì, tornare a camminare più liberi.
Come scriveva Calvino, la leggerezza è un modo per “planare” sulle cose.
E per farlo, a volte, serve svuotarsi del superfluo e riconnettersi all’essenziale.
Dott.ssa Francesca Milizia
Psicologa – Psicoterapeuta
Sessuologa – Terapeuta EMDR
Riceve a Roma, Palestrina e Valmontone
📞 346.70.75.806
🌐 www.francescamilizia.it
Per approfondire:
Italo Calvino, Lezioni americane, 1988
Rollo May, L’arte del counselling
Viktor Frankl, Uno psicologo nei lager
Paul Watzlawick, Istruzioni per rendersi infelici