Fare sempre “la cosa giusta” è un ideale che ci accompagna sin da bambini. Ci viene insegnato a comportarci bene, a essere corretti, generosi, responsabili. Eppure, con il tempo, quel senso del dovere può trasformarsi in un automatismo interiore che ci allontana da noi stessi.

Ma cosa succede quando la cosa giusta non coincide con il nostro benessere? O con la nostra verità emotiva?

L’eccesso di moralità e il rischio dell’auto-soppressione

In psicologia si osserva spesso come alcune persone abbiano un Super-Io molto rigido: una parte interiore che detta cosa è giusto o sbagliato in maniera assoluta. Quando questa voce è troppo forte, può portare a una rinuncia sistematica dei propri bisogni, pur di “fare bene”.

Questo può generare:

  • senso di colpa cronico
  • autosvalutazione
  • esaurimento emotivo
  • relazioni sbilanciate e sacrificanti

Fare sempre la cosa giusta può diventare una trappola che soffoca la spontaneità e impedisce di ascoltarsi davvero.

Autenticità non significa egoismo

Non si tratta di promuovere il menefreghismo o la trasgressione gratuita. Si tratta piuttosto di riconoscere che ci sono momenti in cui seguire la propria verità interiore è più sano che aderire a un dovere imposto.

A volte, dire “no” anche quando sarebbe più facile compiacere; mettere dei confini anche se può sembrare scorretto; scegliere il proprio benessere anche a costo di deludere gli altri… può essere una forma di crescita, non di egoismo.

Nella vita non esiste sempre un bianco e un nero. Esistono contesti complessi, relazioni ambivalenti, e scelte emotive che non possono essere guidate solo dalla razionalità o dalla norma sociale.

In questi casi, concedersi il diritto di non fare la cosa giusta può aprire lo spazio per:

  • rispettare i propri limiti
  • esplorare chi siamo davvero
  • vivere con meno pressione e più libertà interiore

Il valore terapeutico del “permesso”

In psicoterapia, una delle esperienze più liberanti per molte persone è ricevere il permesso di non essere perfetti. Di non dover compiacere sempre. Di poter anche sbagliare, dire di no, essere umani.

Dare valore ai propri bisogni, anche quando sono in contrasto con “ciò che si dovrebbe fare”, è spesso il primo passo verso una vita più autentica e meno ansiosa.

 

Dott.ssa Francesca Milizia
Psicologa – Psicoterapeuta
Sessuologa – Terapeuta EMDR
Riceve a Roma, Palestrina e Valmontone
📞 346.70.75.806
🌐 www.francescamilizia.it

Blog

 

Per approfondire:

Winnicott D.W., Gioco e realtà, Armando Editore

Yalom I.D., La cura Schopenhauer, Neri Pozza

American Psychiatric Association, DSM-5-TR, 2023

 

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