Mentire è un comportamento che, in determinate situazioni, può far parte della quotidianità. Ma quando le bugie diventano una costante, un’abitudine irrefrenabile, ci troviamo di fronte a un comportamento che può avere radici più profonde e complesse.
Nasce così la figura del bugiardo seriale, una persona che mente abitualmente, spesso senza un apparente motivo.
Ma esiste davvero una diagnosi clinica? E perché alcune persone sembrano non poter fare a meno di mentire?
Mentire in continuazione: un segnale da non sottovalutare
La bugia ripetuta e sistematica può assumere varie forme. Alcune persone mentono per ottenere vantaggi, evitare responsabilità o manipolare gli altri. Altre sembrano mentire per abitudine, anche quando la verità sarebbe più semplice. Questo comportamento può generare molta sofferenza nelle relazioni, confusione e perdita di fiducia nelle persone che stanno accanto.
Il termine “bugiardo seriale” non è presente come diagnosi nel DSM-5-TR (American Psychiatric Association, 2023), ma è spesso utilizzato nel linguaggio clinico e divulgativo per descrivere individui affetti da pseudologia fantastica o da altri disturbi in cui la menzogna cronica è sintomo secondario.
Pseudologia fantastica: bugie che diventano realtà….
Conosciuta anche come mitomania, la pseudologia fantastica è una condizione in cui la persona racconta bugie elaborate, spesso grandiose o eroiche, e finisce per credere alle proprie invenzioni.
Non si tratta di semplici bugie opportunistiche, ma di una narrazione interna che il soggetto costruisce per colmare vuoti identitari o emotivi.
Chi ne soffre tende a creare un’immagine idealizzata di sé, spesso perché si sente inadeguato, insicuro o poco interessante.
Il racconto bugiardo diventa così un rifugio, una forma di autoterapia disfunzionale.
Quando mentire è sintomo di altro
Il comportamento del bugiardo seriale può essere legato ad altri disturbi psicologici o della personalità, tra cui:
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Disturbo borderline di personalità, dove la menzogna può servire a evitare l’abbandono o a modulare le emozioni intense;
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Disturbo narcisistico, dove le bugie sono strumentali a mantenere un’immagine grandiosa e ottenere ammirazione. Su questo aspetto ti invito a leggere i miei articoli, che trovi sempre su questo blog: “Chi è il Narcisista maligno?”, “I narcisisti non sono tutti uguali” e “Disturbo narcisistico di personalità“;
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Disturbo antisociale, dove la menzogna è usata in modo calcolato, senza rimorso, per manipolare o danneggiare gli altri.
In alcuni casi, mentire è una strategia di difesa per non affrontare il rifiuto, la vergogna o l’ansia. In altri, può diventare un comportamento automatico, appreso e rinforzato nel tempo.
Si può curare un bugiardo seriale?
Sì, ma è necessario un lavoro psicologico profondo e delicato. Il primo ostacolo è la scarsa consapevolezza: molte persone che mentono sistematicamente non riconoscono il problema, o lo minimizzano.
La psicoterapia individuale può aiutare a esplorare le cause della menzogna cronica: senso di inadeguatezza, bisogno di controllo, traumi infantili o schemi relazionali disfunzionali.
Un intervento efficace prevede:
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la creazione di un ambiente terapeutico non giudicante;
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l’identificazione dei meccanismi di difesa legati alla menzogna;
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l’elaborazione delle emozioni sottostanti, come vergogna, rabbia, bisogno di approvazione.
Il bugiardo seriale è spesso una persona che cerca, in modo inconsapevole, di proteggersi da una realtà che lo spaventa o lo fa sentire inadeguato.
Affrontare questo comportamento con l’aiuto di uno psicoterapeuta può fare la differenza, sia per la persona che mente, sia per chi le sta accanto.
Dott.ssa Francesca Milizia
Psicologa – Psicoterapeuta
Sessuologa – Terapeuta EMDR
Riceve a Roma, Palestrina e Valmontone
📞 346.70.75.806
🌐 www.francescamilizia.it
Per approfondire:
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American Psychiatric Association, DSM-5-TR, 2023
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Ford, C.V. Lies! Lies!! Lies!!!: The Psychology of Deceit, American Psychiatric Press
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Ekman, P. I volti della menzogna, Giunti