Gli incubi notturni sono esperienze comuni nell’infanzia. Molti genitori si svegliano nel cuore della notte al grido spaventato del proprio figlio, trovandolo agitato, in lacrime o incapace di distinguere realtà e sogno. Ma perché accade tutto questo? E cosa possono fare mamma e papà per aiutare?

Il cervello in crescita e l’immaginazione

Durante la crescita, il cervello del bambino attraversa fasi di intensa attività. Il sonno, soprattutto nelle fasi REM, diventa uno spazio in cui le immagini, le emozioni e i ricordi della giornata si rielaborano. Nei bambini, però, la distinzione tra realtà e fantasia è ancora fragile, e anche una piccola preoccupazione può trasformarsi in un sogno spaventoso.

L’immaginazione infantile è potente: una storia letta la sera, un film troppo intenso o un conflitto vissuto a scuola possono alimentare contenuti onirici ricchi di simboli e paure. È normale che il bambino non riesca ancora a gestire queste emozioni nel sonno.

Cosa comunicano gli incubi

Gli incubi possono avere un valore comunicativo. Parlano di paure, insicurezze, piccoli o grandi traumi. A volte un bambino sogna mostri, lupi o situazioni di abbandono perché sta vivendo un momento di cambiamento: l’arrivo di un fratellino, una separazione familiare, una malattia in casa. Altre volte, sono solo lo specchio di un’ansia evolutiva che non ha un nome preciso.

Il corpo nel sogno reagisce con tachicardia, sudorazione, pianto. L’esperienza è reale dal punto di vista emotivo, anche se il contenuto non lo è.

Come aiutare un bambino che ha incubi ricorrenti

È importante non minimizzare né ridicolizzare la paura notturna. I bambini hanno bisogno di sentirsi al sicuro e ascoltati. Parlare dell’incubo il giorno dopo, con calma e senza pressioni, può aiutare il bambino a elaborarlo. Un ambiente sereno prima della nanna, con rituali rassicuranti e l’assenza di stimoli ansiogeni (tablet, TV, videogiochi), favorisce un sonno più tranquillo.

Se però gli incubi diventano frequenti, disturbano il riposo o sembrano legati a situazioni stressanti o traumatiche, è utile rivolgersi a un professionista. La psicoterapia può offrire uno spazio protetto per esprimere le paure e imparare a gestirle.

 

Dott.ssa Francesca Milizia
Psicologa – Psicoterapeuta
Sessuologa – Terapeuta EMDR
Riceve a Roma, Palestrina e Valmontone
📞 346.70.75.806
🌐 www.francescamilizia.it

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Per approfondire:

  • American Psychiatric Association, DSM-5-TR, 2023

  • Mindell J., Owens J., A Clinical Guide to Pediatric Sleep, Wolters Kluwer, 2015

  • State of Mind – Psicologia online: articoli sui disturbi del sonno in età evolutiva

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